Ho scelto di inaugurare il mio blog parlandovi dalla mia recente visita a questa azienda vinicola e nelle prossime righe capirete come mai inizio da qui.
Sono davanti ad uno degli scenari più belli della mia città, Villa Angarano Bianchi Michiel, la maestosa villa palladiana situata appena fuori le antiche mura di Bassano del Grappa.
Viene ad accogliermi Giovanna Bianchi Michiel, la seconda delle “five sisters” che compongono l’ultima generazione di questa famiglia, e mi accompagna all’interno di una sala ricca di storia per la degustazione dei loro vini.
Prima però preferisco, come sempre, farmi raccontare che cosa c’è dietro tutto questo.
Giovanna mi dice che per comprendere meglio dobbiamo fare un salto nel passato.
“Era il tardo ‘500 quando Andrea Palladio progettò e realizzò Villa Angarano, concepita come villa fattoria e residenza del signore.
Mio padre nacque nel ’23 a Venezia e si laureò in ingegneria a Milano, ma il suo cuore rimase sempre legato a questa villa e a queste terre. Negli anni ’60 decise quindi di restituirle le sue origini reimpiantando i vigneti e trasformando la villa nella nostra casa di campagna, un luogo che tutte noi sorelle abbiamo sempre amato molto.
Io sono nata con la vendemmia e il profumo della cantina e ho imparato a guidare il trattore prima dell’automobile. Quando, nel 1998, mio padre ci lasciò non ebbi alcun dubbio: dovevamo continuare!
E così, animate dal suo stesso intento, ovvero quello di far sì che la villa restasse fedele al motivo per cui era stata progettata, cominciammo questa avventura tutta al femminile, avendo come obiettivo, fin dal principio, il rispetto dell’uomo e della natura e il recupero dei vitigni autoctoni .
Iniziò quindi nel 2003 un nuovo processo di trasformazione, decisi di reimpiantare la Vespaiola, sognai corsi di biodinamica per i dipendenti e introdussi la potatura con il “metodo Simon Sirk”, che ha lo scopo di rispettare la pianta.
Nel 2006 festeggiammo la prima vendemmia e nel 2016 ottenemmo la certificazione biologica.
Arriviamo quindi al 2019, con la nascita di “Le Vie Angarano” una società agricola tutta al femminile che si occupa di vino coinvolgendo le nuove generazioni”.
Dopo una così splendida storia sono pronta ad assaggiare il loro vino. Iniziamo con un Vespaiolo molto ben fatto, ovviamente biologico, e da un Merlot di pronta beva denominato “Masiero” che conferma ancora una volta il merlot come vitigno principe della Doc Breganze.
Passo poi al loro Merlot rosato “5 Sisters”, che fa 60 ore di macerazione pellicolare e 5 mesi sulle fecce fini. Una bevuta che può accompagnare molti piatti e accontentare diversi gusti.
Sarà molto bello seguire lo sviluppo di questa azienda, che sta diventando un fiore all’occhiello del nostro territorio.
Prometto che non mancherò di tenervi aggiornati!
Un ringraziamento particolare a Giovanna per la sua grande disponibilità e gentilezza.
Letizia
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